CORONAVIRUS, ANAFE CONFINDUSTRIA: “GARANTIRE TRA I BENI DI CONSUMO ANCHE LE SIGARETTE ELETTRONICHE”

Roma, 11 marzo 2020. “Considerata l’ipotesi da parte del governo di adottare misure straordinarie, ulteriormente restrittive, per limitare il diffondersi del contagio, tra cui la chiusura di tutte le attività commerciali, Anafe chiede che i negozi di sigarette elettroniche possano rimanere aperti” ha affermato Umberto Roccatti, Presidente di ANAFE Confindustria.

“I nostri negozi infatti – commenta Roccatti – gestiscono depositi fiscali e forniscono un bene che è percepito dai consumatori come di prima necessità, che va garantito in particolare in un momento in cui si chiede loro una limitazione della circolazione. Per questo motivo i negozi di sigarette elettroniche, autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dovrebbero rimanere aperti come servizio pubblico essenziale, al pari dei tabaccai, sempre nel rispetto delle più rigide procedure di sicurezza sanitaria” ha concluso Roccatti.

 

SIGARETTE ELETTRONICHE, ANAFE CONFINDUSTRIA SU DECESSO IN USA: IN ITALIA MERCATO REGOLAMENTATO E PRODOTTI SICURI

Roma, 27 agosto 2019. “La morte dell’uomo, al di là degli aspetti ancora da chiarire, non si può certo attribuire all’utilizzo della sigaretta elettronica. In questo caso, infatti, ad essere stato fatale è con ogni probabilità l’uso di marijuana, peraltro proveniente dal mercato illegale. L’uso che in questo caso ne è stato fatto non è di certo riconducibile ad un normale e, soprattutto, consapevole utilizzo del device”. E’ quanto dichiara Umberto Roccatti, Presidente di Anafe, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria – tornando sul caso del primo decesso di un uomo negli USA che sarebbe stato causato dall’utilizzo di una e-cig. “E’ importante fare chiarezza e rassicurare i consumatori” aggiunge Roccatti. “Nel nostro Paese – sottolinea – le regole sono rigide e ogni prodotto immesso sul mercato è sottoposto ad analisi estremamente approfondite. Ma soprattutto, il consumatore finale è sempre ben informato sui rischi del fai da te, pratica pericolosa che scoraggiamo con forza. Per questo motivo, ribadiamo l’importanza per i consumatori di rivolgersi solo ai punti vendita autorizzati dove è possibile acquistare prodotti sicuri e certificati”. “Se da una parte è necessaria la dovuta cautela sulla vicenda, considerato che sono in corso le indagini da parte delle autorità, dall’altra si deve anche ricordare che, di tabagismo, muoiono circa 8 milioni di persone al mondo ogni anno ed è questo il vero allarme di cui si parla sempre troppo poco. Creare un allarme ingiustificato sulla e-cig vuol dire instillare ulteriori dei dubbi nella testa di quei milioni di fumatori che ancora non riescono a sottrarsi alla dipendenza da nicotina e vedono una concreta speranza proprio nella sigaretta elettronica che, come riconosciuto da autorevoli autorità sanitarie, come quelle inglesi, e importanti esponenti della comunità scientifica è del 95% meno dannosa delle sigarette tradizionali” conclude Roccatti.

 

SIGARETTA ELETTRONICA ESPLOSA IN USA ANAFE CONFINDUSTRIA: IN ITALIA PRODOTTI SICURI

Roma, 6 febbraio 2019. Le sigarette elettroniche commercializzate in Italia, così come i liquidi, sono prodotti estremamente sicuri, sottoposti ai più attenti test di sicurezza e conformità del prodotto. Prima di essere immesse sul mercato infatti sono sottoposte e devono superare test di conformità elettrica e compatibilità elettromagnetica ed ottenere il marchio CE”.

Così ANAFE, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria, con riferimento alla notizia dello scoppio di una sigaretta elettronica che avrebbe causato la morte di un uomo in Texas, negli Stati Uniti.

“Quanto accaduto è un caso isolato, sul quale tuttavia è bene fare piena luce a tutela anzitutto dei consumatori”. “Con ogni probabilità si è trattato di un prodotto non a norma la cui commercializzazione non sarebbe mai consentita in Italia. Le sigarette elettroniche oltre ad essere prodotti estremamente sicuri sono – così come sottolineato da gran parte della comunità scientifica, a cominciare dalle autorità sanitarie della Gran Bretagna – del 95% meno rischiose per la salute rispetto alle sigarette tradizionali”.

 

MANOVRA, Anafe CONFINDUSTRIA: drastico taglio delle tasse SU E-CIG. Vittoria storica del settore

  • Imposte ridotte dell’80% sui liquidi con nicotina e del 90% sui liquidi senza nicotina
  • Ok a vendita on line sul territorio nazionale per depositi fiscali autorizzati
  • Più tutela della salute e stop a distorsioni del mercato: sottoposte a tasse e a Direttiva Europea le miscele «acqua e nicotina» e nicotina da miscelazione in polvere

Roma, 26 novembre 2018. “Per la prima volta nella storia del nostro settore le tasse non aumentano, ma diminuiscono. Il taglio previsto è dell’80% sui liquidi con nicotina e del 90% sui liquidi senza nicotina”.

A darne notizia è ANAFE, l’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria, a seguito dell’approvazione in Commissione Finanze del Senato dell’emendamento presentato dalla Lega in materia di fumo elettronico. La tassa, attualmente fissata al 50% dell’accisa gravante sulle sigarette tradizionali, passa infatti al 10% sui liquidi nicotinici e al 5% sui liquidi senza nicotina. Tra le altre misure, il ripristino della possibilità, per i depositi fiscali autorizzati, di vendita on-line sul territorio nazionale e un intervento specifico sulle miscele «acqua e nicotina»al fine di evitare elusioni di imposta e sottoporre a tassazione e alle regole della Direttiva Europea sul Tabacco tali miscele che, finora, prevedevano concentrazioni di nicotina fuori legge ed estremamente pericolose.

“Anafe, attraverso un’interlocuzione virtuosa e rispettosa delle controparti politiche, si è impegnata e ha da sempre auspicato una riduzione ancor più netta e, per quanto riguarda i liquidi senza nicotina, un’eliminazione tout court della tassa. Tuttavia, alle condizioni attuali, non prive di difficoltà e resistenze, il risultato raggiunto è il migliore che il settore potesse ottenere, ma soprattutto è la prima grande vittoria per migliaia di imprese e lavoratori che finora avevano ricevuto solo schiaffi e porte chiuse in faccia. Il nostro ringraziamento va anzitutto al Vicepremier, Matteo Salvini, che da sempre ha sostenuto questa battaglia per incentivare uno strumento che, come ampiamente riconosciuto in ambito scientifico, è del 95% meno dannoso della sigaretta tradizionale e rappresenta, dunque, una formidabile alternativa per lotta al tabagismo e alle malattie fumo correlate”. “Vanno viste anche da questo punto di vista, cioè nell’ottica di tutela del consumatore, le nuove disposizioni sulle miscele «acqua e nicotina»e sulla nicotina da miscelazione in polvere la cui impennata nelle vendite, nel corso degli ultimi anni, aveva determinato non solo forti distorsioni sul mercato ma soprattutto potenziali gravi rischi per la salute dei consumatori”.

“Adesso, dopo l’intervento fiscale, auspichiamo che le istituzioni sanitarie si impegnino in modo effettivo per l’incentivazione di prodotti a rischio ridotto come politica di salute pubblica, seguendo la strada già tracciata da alcuni grandi Paesi europei, a cominciare dal Regno Unito” conclude Anafe Confindustria.

 

IL PRESIDENTE UMBERTO ROCCATTI SCRIVE AL CORRIERE DELLA SERA

Gentile Direttore,
Gentile Dott.sa Gabanelli,

abbiamo letto con estremo interesse l’articolo dal titolo “Con le elettroniche  si smette di fumare?” pubblicato oggi, mercoledì 24 ottobre, sul Corriere della Sera.

Al di là degli aspetti più strettamente legati ai temi della tutela della salute e della riduzione del danno, quel che ci preme maggiormente sottolineare in quanto produttori di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione, con o senza nicotina, sono proprio alcuni aspetti relativi alla sicurezza dei liquidi commercializzati.

Da questo punto di vista, quello europeo è un mercato estremamente regolamentato e, anche per questo motivo, molto diverso da altri contesti, a cominciare da quello americano. Rispetto agli USA, il mercato europeo, e quindi anche quello italiano, prevede un rigido processo di analisi dei liquidi che sono sottoposti a controlli, sia per la loro composizione chimica sia per il contenuto dei vapori emessi. È la legge, infatti, ad imporre alle aziende italiane un obbligo di notifica al Ministero della Salute al quale sono comunicati, prima della commercializzazione, gli ingredienti contenuti nei liquidi, i dati tossicologici relativi anche alle emissioni di vapore e le informazioni su dosi e assorbimento di nicotina. Tali informazioni sono poi analizzate dal Ministero che si riserva 6 mesi per le opportune verifiche prima di dare il via libera alla immissione in commercio.

Anche per quanto riguarda il contenuto di nicotina i limiti sono molto più stringenti: mentre negli Stati Uniti, che prendiamo come riferimento in quanto contesto commerciale più simile al nostro, il livello di nicotina arriva fino a 50 milligrammi a millilitro, il limite europeo è molto più basso e non può superare i 20 milligrammi al millilitro.

Le aziende italiane che operano nel settore delle sigarette elettroniche sono e continueranno ad essere impegnate nel garantire ai consumatori prodotti controllati e sicuri e sono estremamente rispettose dei divieti esistenti che impediscono sia la vendita ai minori che la pubblicità dei prodotti. Che poi le sigarette elettroniche siano molto meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali – in una percentuale che il Ministero della Salute della Gran Bretagna ha stimato in almeno il 95% grazie all’assenza di combustione – è un aspetto che giustamente deve essere riservato agli esperti e alla ricerca scientifica.

Nel ringraziarvi per l’attenzione,
porgo cordiali saluti.

Umberto Roccatti

Presidente ANAFE – CONFINDUSTRIA

 

SIGARETTE ELETTRONICHE: ADNS ENTRA IN ANAFE CONFINDUSTRIA

Roma, 26 aprile 2018. ADNS, una delle più importanti realtà europee di commercio all’ingrosso nel settore delle sigarette elettroniche, entra in Anafe, l’Associazione Nazionale Fumo Elettronico aderente a Confindustria.

Ad annunciarlo è Damien Rousseau, rappresentante legale della società, che dichiara: “Anafe è senza dubbio l’associazione con la maggior autorevolezza nel panorama italiano. Abbiamo deciso di aderirvi per contribuire all’evoluzione del mercato, in uno spirito di piena collaborazione con gli stakeholder di riferimento e tutti gli altri protagonisti del settore. In quanto distributori, siamo convinti della necessità di promuovere le best practice già in atto e rendere più semplice e performante il lavoro di tutti, a cominciare dai negozi di rivendita al dettaglio”.

Specializzata nella vendita di hardware e liquidi per sigarette elettroniche, ADNS è presente sul mercato fin dal 2013. Con più di 50 collaboratori e un team di lavoro composto da professionisti di diverse nazionalità, l’azienda è capace di adattarsi alle esigenze dei diversi Paesi, tra cui anche l’Italia.

“Siamo molto soddisfatti dell’ingresso di ADNS” ha detto il Presidente di Anafe, Umberto Roccatti che ha aggiunto: “Anafe si conferma punto di riferimento per le imprese del settore. Insieme continueremo a portare avanti il nostro impegno a tutela di un comparto importante non solo dal punto di vista economico e occupazionale, ma soprattutto per la tutela della salute e la riduzione del rischio”.

 

E-CIG, ANAFE CONFINDUSTRIA INCONTRA AAMS

Roccatti: “Continua impegno a difesa del settore”

Roma, 26 febbraio 2018. Il direttivo di Anafe, l’associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria, ha incontrato oggi pomeriggio il Direttore Centrale gestione accise e monopolio tabacchi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Fabio Carducci. Al centro dell’incontro le necessità e le prospettive del settore delle sigarette elettroniche in vista dell’adozione del decreto direttoriale sulle modalità e i requisiti per l’autorizzazione alla vendita e per l’approvvigionamento.

L’incontro – al quale hanno preso parte il Presidente Umberto Roccatti (Puff), il Vice Presidente Gianluca Giorgetti (Vaporart) e il Segretario Generale Pierluigi Rossi – si è svolto in un clima di grande cordialità e disponibilità all’ascolto da parte di AAMS, ed è stato l’occasione per affrontare tutti gli aspetti più importanti per il futuro del fumo elettronico in Italia. Anafe Confindustria ha confermato la propria disponibilità ad essere consultata in ogni momento per offrire il proprio contributo di idee e proposte in vista dell’adozione del decreto direttoriale.

“Continuiamo nel nostro lavoro di tutela e promozione delle istanze delle imprese del settore e di tutta la filiera” – ha detto il Presidente di Anafe Confindustria, Umberto Roccatti che ha aggiunto: “Vogliamo continuare ad essere un interlocutore credibile delle istituzioni e delle autorità regolatorie nei confronti delle quali siamo sempre disponibili al confronto, mantenendo fermo il nostro obiettivo primario: la difesa delle aziende, lo sviluppo del settore e la tutela dei regimi occupazionali”.