——— GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO ——— ANAFE CONFINDUSTRIA: E-CIG NON “ARRUOLA” NUOVI FUMATORI. E’ STRUMENTO DI RIDUZIONE DEL DANNO

Roma, 31 maggio 2018. “L’aspetto più interessante emerso nel corso della Giornata Mondiale Senza Tabacco è che le sigarette elettroniche non rappresentano uno strumento per il reclutamento di nuovi fumatori. Secondo i dati emersi dal Rapporto Nazionale su Fumo, realizzato dall’Osservatorio su fumo, alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti sono 1,1 milioni gli italiani che scelgono le e-cig: più del 90% di essi è un attuale o ex fumatore, solo il 7,4% non ha mai fumato prima”.
E’ quanto afferma ANAFE, l’associazione nazionale produttori di fumo elettronico aderente a Confindustria in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco.

“Bastano queste cifre – aggiunge l’associazione – per capire come uno strumento di riduzione del danno, come appunto la sigaretta elettronica, dovrebbe essere considerato dalle istituzioni sanitarie un alleato per la lotta al tabagismo e alle malattie fumo correlate. E’ l’approccio adottato dal Ministero della Salute della Gran Bretagna che, stimando una riduzione del danno del 95% rispetto alle sigarette tradizionali, considera le e-cig una proposta utile ad incentivare l’abbandono del fumo tradizionale e tutte le sostanze nocive che la combustione sprigiona”.

E conclude: “Lanciamo quindi un appello al Parlamento e al prossimo Governo, con i quali siamo disponibili ad avviare un confronto aperto e costruttivo, affinché le politiche sulla sigaretta elettronica siano orientate e ispirate ad un approccio pragmatico, sulla base di quanto la scienza suggerisce in materia di rischio ridotto, e non inutilmente proibizionista, sia sotto il profilo regolatorio che fiscale. L’Italia è stato il primo Paese europeo ad introdurre una tassazione sui liquidi da svapo, addirittura anche su quelli senza nicotina, ed è tutt’ora l’unica, tra le grandi economie del continente, a tassare le e-cig con tutto ciò che ne consegue sia in termini di tutela della salute, sia per quanto riguarda gli ostacoli che vengono messi allo sviluppo delle imprese del settore e al relativo indotto occupazionale”

 

SIGARETTE ELETTRONICHE: ADNS ENTRA IN ANAFE CONFINDUSTRIA

Roma, 26 aprile 2018. ADNS, una delle più importanti realtà europee di commercio all’ingrosso nel settore delle sigarette elettroniche, entra in Anafe, l’Associazione Nazionale Fumo Elettronico aderente a Confindustria.

Ad annunciarlo è Damien Rousseau, rappresentante legale della società, che dichiara: “Anafe è senza dubbio l’associazione con la maggior autorevolezza nel panorama italiano. Abbiamo deciso di aderirvi per contribuire all’evoluzione del mercato, in uno spirito di piena collaborazione con gli stakeholder di riferimento e tutti gli altri protagonisti del settore. In quanto distributori, siamo convinti della necessità di promuovere le best practice già in atto e rendere più semplice e performante il lavoro di tutti, a cominciare dai negozi di rivendita al dettaglio”.

Specializzata nella vendita di hardware e liquidi per sigarette elettroniche, ADNS è presente sul mercato fin dal 2013. Con più di 50 collaboratori e un team di lavoro composto da professionisti di diverse nazionalità, l’azienda è capace di adattarsi alle esigenze dei diversi Paesi, tra cui anche l’Italia.

“Siamo molto soddisfatti dell’ingresso di ADNS” ha detto il Presidente di Anafe, Umberto Roccatti che ha aggiunto: “Anafe si conferma punto di riferimento per le imprese del settore. Insieme continueremo a portare avanti il nostro impegno a tutela di un comparto importante non solo dal punto di vista economico e occupazionale, ma soprattutto per la tutela della salute e la riduzione del rischio”.

 

E-CIG, ANAFE CONFINDUSTRIA INCONTRA AAMS

Roccatti: “Continua impegno a difesa del settore”

Roma, 26 febbraio 2018. Il direttivo di Anafe, l’associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria, ha incontrato oggi pomeriggio il Direttore Centrale gestione accise e monopolio tabacchi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Fabio Carducci. Al centro dell’incontro le necessità e le prospettive del settore delle sigarette elettroniche in vista dell’adozione del decreto direttoriale sulle modalità e i requisiti per l’autorizzazione alla vendita e per l’approvvigionamento.

L’incontro – al quale hanno preso parte il Presidente Umberto Roccatti (Puff), il Vice Presidente Gianluca Giorgetti (Vaporart) e il Segretario Generale Pierluigi Rossi – si è svolto in un clima di grande cordialità e disponibilità all’ascolto da parte di AAMS, ed è stato l’occasione per affrontare tutti gli aspetti più importanti per il futuro del fumo elettronico in Italia. Anafe Confindustria ha confermato la propria disponibilità ad essere consultata in ogni momento per offrire il proprio contributo di idee e proposte in vista dell’adozione del decreto direttoriale.

“Continuiamo nel nostro lavoro di tutela e promozione delle istanze delle imprese del settore e di tutta la filiera” – ha detto il Presidente di Anafe Confindustria, Umberto Roccatti che ha aggiunto: “Vogliamo continuare ad essere un interlocutore credibile delle istituzioni e delle autorità regolatorie nei confronti delle quali siamo sempre disponibili al confronto, mantenendo fermo il nostro obiettivo primario: la difesa delle aziende, lo sviluppo del settore e la tutela dei regimi occupazionali”.

 

COMUNICATO STAMPA: UMBERTO ROCCATTI E’ IL NUOVO PRESIDENTE, MANCINI VICEPRESIDENTE

Umberto Roccatti, amministratore delegato di Puff, è il nuovo presidente di Anafe, l’associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria. Il passaggio di testimone è stato condiviso dai soci nel corso dell’assemblea ordinaria svolta ieri, lunedì 22 gennaio, a Milano.
Roccatti succede quindi a Massimiliano Mancini (Flavourart) – alla guida di Anafe fin dalla fondazione – che assume la carica di vicepresidente insieme a Gianluca Giorgetti (Vaporart).
“Insieme a Massimiliano Mancini – ha detto il neo presidente, Umberto Roccatti – abbiamo ritenuto opportuno procedere a questo avvicendamento per giocare al meglio, e in continuità con quanto finora fatto, il secondo tempo della storia di Anafe dopo questi primi cinque anni di lavoro.
Con la guida di Mancini, Anafe ha giocato un ruolo indispensabile a difesa del settore. Pur tra le difficoltà incontrate sotto il profilo della tassazione e degli aspetti regolatori, se oggi il fumo elettronico continua ad essere una realtà in Italia è in gran parte merito della nostra associazione, un soggetto sempre più capace di interloquire in modo costruttivo con le istituzioni e i partner di riferimento. Nel mio nuovo ruolo farò tesoro della mia personale esperienza, sia in qualità di produttore che di operatore attivo nella commercializzazione di e-cig, per una tutela del settore nella sua interezza. Con questo obiettivo, rinnovo a tutti, dai produttori ai rivenditori, l’invito ad associarsi ad Anafe, per un’associazione sempre più rappresentativa e forte a difesa del mercato”.

 

COMUNICATO STAMPA: Con questa tassa non c’è futuro per fumo elettronico in Italia

L’unica certezza a conclusione della legge di bilancio è che l’Italia è, e continuerà ad essere, il Paese europeo con le tasse più alte sulla sigaretta elettronica. Anzi, l’unico Paese tra le grandi economie europee ad avere, in generale, una tassa sul fumo elettronico, peraltro anche sui prodotti con nicotina. Il Ministero dell’Economia ha perso una grande occasione per mettere fine ad anni d’incertezza, durante i quali l’industria del vaping, un fiore all’occhiello del made in Italy, è stata pressoché distrutta. Di fronte a questo scenario, non possiamo non rilevare la completa assenza dalla discussione del Vice Ministro all’Economia Luigi Casero, che non si è degnato neanche di comprendere cosa realmente stesse accadendo.

Di fronte all’atteggiamento del Mef, abbiamo per converso registrato una grande disponibilità al dialogo da parte di tutte le forze parlamentari a cui Anafe aveva sottoposto quattro interventi fondamentali per salvare e rilanciare il mercato delle e-cig: la riduzione dell’imposta con parametri equi; la gestione del debito pregresso, determinato da incertezza normativa e mancata traslazione delle imposte sui consumatori; il ripristino delle vendite on line; regole non stringenti per l’autorizzazione dei negozi, attuali e futuri.

Di questi quattro punti solo uno è stato accolto dal Governo e riguarda i requisiti di vendita per gli esercizi commerciali. E’ una vittoria parziale, ma importante, raggiunta attraverso un confronto serrato di queste settimane durante il quale Anafe ha lavorato a tutela di tutto il settore. Nello specifico, ringraziamo l’attenzione e la sensibilità dimostrata dai deputati del Partito Democratico Boccadutri e Rotta, nonché del Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per la Sigaretta Elettronica, On. Ignazio Abrignani, firmatari dell’emendamento che infine è stato approvato. Grazie anche al segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha da sempre sostenuto la necessità di abolire completamente la tassa sui nostri prodotti a rischio ridotto.

E’ invece rimasta fuori la questione più importante per il mercato: la tassazione, la più alta d’Europa, che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale dovrà applicarsi anche ai liquidi senza nicotina. Senza risolvere questo problema non c’è speranza né per il mercato né per le aziende italiane, né per la salute dei consumatori. Con queste tasse, infatti, le sigarette elettroniche saranno sempre economicamente svantaggiate rispetto alle sigarette tradizionali. Ecco perché tutti devono essere consapevoli del fatto che l’industria italiana del vaping è tutt’altro che fuori pericolo. E con questo livello di tassazione i piccoli esercenti corrono comunque il rischio di chiusura.

Non è più rinviabile un impegno a tutela del settore e dei posti di lavoro. In attesa della politica, da parte nostra non ci resta che continuare a fare affidamento sui ricorsi amministrativi e tributari tuttora prendenti e in particolare quello presso il TAR Lazio presso il quale si dovrà riassumere il giudizio a seguito della sentenza della Corte Costituzionale e decidere anche sugli altri vizi di legittimità che abbiamo sollevato.

Massimiliano Mancini

 

COMUNICATO STAMPA: Solidarietà a Sen. Vicari e conferma disponibilità a confronto costruttivo

Esprimiamo piena solidarietà alla Sen. Simona Vicari per le gravi offese e le minacce di morte ricevute in seguito all’emendamento del d.l. fiscale che prevede la vendita dei liquidi con nicotina per sigarette elettroniche nelle sole tabaccherie.

Nel dibattito politico e istituzionale è assolutamente naturale che la parti coinvolte abbiano idee e posizioni diverse, spesso antitetiche. Fermo restando l’assoluta necessità di contrastare i fenomeni illeciti e il contrabbando, la regolamentazione del mercato della sigaretta elettronica può essere perseguita attraverso un’apertura in senso liberale, con poche regole ma chiare, oppure attraverso un controllo da ricondurre entro l’esclusivo perimetro statale. Si tratta di un confronto e di una normale dialettica che non può, tuttavia, mai degenerare fino ad arrivare all’insulto o, addirittura, alle minacce di morte. Tutto ciò è inaccettabile e deve essere condannato senza se e senza ma.

Nel ribadire, dunque, piena solidarietà alla Sen. Vicari confermiamo la nostra disponibilità ad un confronto serio e costruttivo sul riordino del mercato delle e-cig a tutela dei consumatori, delle imprese e delle entrate erariali.

Massimiliano Mancini

 

Comunicato stampa ANAFE sulla sentenza della Corte Costituzionale e sull’emendamento “Vicari”

Siamo un presidio di legalità e correttezza nel settore del fumo elettronico e – anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale in materia fiscale – siamo pronti a confrontarci con le istituzioni per trovare un necessario punto d’equilibrio capace di garantire gettito all’erario e la tutela di un settore che è fonte di sviluppo economico e garanzia occupazionale.

E’ tuttavia fuorviante e profondamente scorretto considerare il mercato delle sigarette elettroniche un settore ai confini dell’illegalità. Rappresentiamo lavoratori onesti e aziende sane. D’altra parte è proprio a queste aziende che la Consulta ha già dato ragione nel 2015 dichiarando incostituzionale la super tassa del 58,5% del prezzo di vendita introdotta nel 2013. Ed è stato il TAR Lazio, ritenendone sussistenti i presupposti, a rimettere nuovamente la questione di legittimità costituzionale alla Corte, con conseguente sospensione dei provvedimenti amministrativi sui temi fiscali. In uno Stato di diritto non è accettabile vedersi additare come evasori ai danni dei cittadini per il semplice fatto di aver esercitato i propri diritti e aver adito correttamente la giustizia.

Nell’accogliere quindi con profondo rispetto la pronuncia della Consulta non possiamo non ricordare come da diverso tempo Anafe abbia sottoposto alle Istituzioni un’ipotesi di riformulazione del regime fiscale che avesse l’obiettivo di evitare l’incertezza normativa e capace di garantire un gettito reale di almeno 30 milioni di euro, evidentemente maggiore rispetto ai 9.5 milioni che l’emendamento al decreto fiscale punterebbe a recuperare, mettendo tuttavia a repentaglio tutta la filiera e rischiando di generare l’esplosione del mercato illegale.  Come ripetutamente chiesto negli ultimi mesi, riteniamo oggi ancora più indispensabile un confronto serio e costruttivo tra Governo, Parlamento e filiera industriale per concordare una nuova cornice regolatoria che consenta alle aziende di poter continuare a operare nel pieno rispetto della legalità.

Massimiliano Mancini

 

Un futuro senza sigarette

 

ANAFE – Confindustria in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la sigaretta elettronica organizza martedì 3 ottobre 2017 il Convegno dal titolo “UN FUTURO SENZA SIGARETTE – la riduzione del danno tra consapevolezza e informazione”.

L’evento si terrà a partire dalle ore 9,30 a Roma presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica).

Per accreditarsi all’evento si prega di inviare una mail con nome e cognome al seguente indirizzo: segretario.generale@anafeconfindustria.it

I giornalisti sono pregati di inviare nome, cognome, testata e n. tessera OdG al seguente indirizzo: media@anafeconfindustria.it

 

 

E-cig, Anafe Confindustria: Sconcerto per imposta su liquidi, si distrugge eccellenza italiana

Alla luce della determina n. 394 dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli pubblicata ieri sera e che stabilisce l’importo definitivo dell’imposta di consumo sui liquidi per sigarette elettroniche, a 3,73344 euro ogni 10ml, Anafe-Confindustria, l’Associazione Nazionale Fumo Elettronico dichiara il “proprio profondo sconcerto e rammarico per una decisione che, come paventato da mesi, distruggerà del tutto la competitività di un settore ormai considerato un’eccellenza italiana in tutto il mondo”.

Il provvedimento – afferma Massimiliano Mancini, presidente di Anafe-Confindustria – è stato emanato sulla base di discrezionali interpretazioni di norme tecniche, ed è fondato su discutibili protocolli – privi di basi scientifiche – di calcolo del consumo medio delle sigarette tradizionali e dei liquidi da inalazione. Protocolli che da mesi segnaliamo come inapplicabili visto che mettono a confronto due prodotti di fatto del tutto diversi: le sigarette tradizionali, che si fumano, e le sigarette elettroniche”.

Sono ormai quasi due anni che il settore delle sigarette elettroniche e sotto attacco, attacco che sembra senza soluzione di continuità da parte di alcuni apparati dello Stato. Ciò nonostante la disponibilità ad un dialogo serio da parte degli operatori del settore e l’immediata adesione degli stessi alla nuova normativa fiscale, peraltro resa nota a Capodanno una prima volta e di nuovo ieri sera alle 19, a 5 ore dall’entrata in vigore – continua Mancini -. Una totale mancanza di rispetto nei confronti di aziende che danno lavoro e pagano le tasse. Anche se iniziamo a pensare che i veri fini di certe azioni siano altri, e cioè la distruzione del settore”.

Settore che – ribadisce l’associazione – “avrebbe potuto essere fonte di considerevoli entrate per lo Stato che, secondo i calcoli di Anafe-Confindustria, sarebbero potuti arrivare, con la tassazione flat proposta, a circa 120 mln di euro ogni anno. “La norma emanata da Adm denota purtroppo assoluta indifferenza nei confronti della realtà industriale del settore e anche delle indicazioni del Parlamento di ridurre il carico fiscale – aumentato invece fino al 150% – e di porre un freno al contenzioso, che invece esploderà, continuando in questo modo a fare danni nei confronti delle aziende e delle casse dello Stato. Non possiamo che appellarci al presidente del Consiglio Renzi, al ministro dell’Economia Padoan e al Parlamento, cui chiediamo perché consentano questa persecuzione”, conclude Mancini.

 

https://agivapenews.com/2015/01/21/e-cig-anafe-confindustria-sconcerto-per-imposta-su-liquidi-si-distrugge-eccellenza-italiana/