Repubblica.it: Sigarette elettroniche, già 1500 negozi E il Monopolio comincia ad aver paura

Il mercato delle sigarette a vapore nel nostro paese, secondo i dati dell’Anafe (Associazione nazionale fumo elettronico), toccherà nel 2013 i 350 milioni di fatturato. Lo stato con le sigarette elettroniche rischia di perdere fra i 2 e i 3 miliardi di introiti l’anno. Nell’Europa a 27, l’Ecita (Electronic Cigarette Industry Trade Association) stima che il mercato abbia toccato i 400-500 milioni di euro di volume (e l’incompatibilità con i dati Anafe fa capire quante incertezze ci siano anche dal punto di vista finanziario), con una crescita del 20-30% al mese. Sul fronte degli “svapatori”, gli ultimi dati di Eurobarometro indicano che il 7% dei cittadini europei ha provato almeno una volta la sigaretta elettronica. Per la Doxa, in Italia il 7,3% delle persone ha sperimentato la nicotina vaporizzata. Euromonitor International parla di 2 miliardi di dollari di giro d’affari mondiale. E le stesse ditte produttrici di tabacco come Lorillard e Swisher International hanno comprato alcuni marchi di sigarette e sigari elettronici. Chi vende sigarette normali ha visto tra 1 e 2 milioni di clienti spostarsi verso il mercato delle elettroniche. Il presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso: “In questa partita, il ministero della Salute non parla. I Monopoli non parlano. Ma se la nicotina è un veleno, le regole devono valere per tutti. Noi scriviamo chiaramente sui pacchetti che fumare fa male. Perché sulle sigarette elettroniche non è scritto nulla?”.

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